domenica 15 novembre 2009

d-Ecolab n°1 - Progetto Antiqua - il dopo...


Questo è il prodotto finito...
La foto purtroppo non rende un granché, ma dal vivo fa tutta la sua bella figura. Insomma un mobiletto da bagno è stato trasformato in un mobiletto - lampada - porta cd (3 funzioni in una!), il tutto secondo la formula del riclicaggio, dell'ecologia e del risparmio energetico.
Il vecchio mobile, la cui foto potete vederla nel post precedente, è stato privato della sua anta e gli spazi interni sono stati ridistribuiti in 3 parti uguali.
La prima e l'ultima sono diventati spazio per i cd e quella centrale è stata adattata a lampada.
La struttura esterna è in legno dipinto di bianco (all'interno e per trasmettere più luce) e con le tonalità del grigio (all'esterno).
Le suddivisioni interne sono state ottenute con plexiglas bianco che permette il passaggio della luce, mentre i led sono stati coperti da un vetro opaco color ghiaccio sul quale sono state spruzzate goccie color argento. Il coperchio in vetro è ovviamente apribile con un semplicissimo click di calamite sebbene la necessità di cambiare l'illuminazione sarà piuttosto remota. Infatti per l'impianto elettrico sono stati usati 9 piccoli led, praticamente inesauribili e a bassissimo voltaggio (9 V) , ai quali è stato collegato un piccolo interruttore e un alimentatore da attaccare alla corrente.
Spero che vi piaccia...:-D

lunedì 19 ottobre 2009

d-Ecolab n°1 - Progetto Antiqua



Eccomi di nuovo qui a raccontarvi delle mie riconversioni. Questa volta tocca all'armadietto che vedete nell'immagine qui sopra... Bruttino a dire il vero. Penso fosse uno di quei mobilettini da bagno (lo suppongo perchè dentro era anche tutto sporco di dentifricio incrostato...che schifo). Insomma così come era non andava affatto bene. Nell'immagine non si vede ma l'anta di chiusura era anche rivestita di un linoleum orribile finto pelle bianco. Brrr.

Ecco quello che sta diventando: un mobiletto porta cd con lampada annessa.

Abbiamo tolto la porticina, sradicato il linoleum e tenuto solo il contenitore vuoto (senza divisioni interne). Dopo aver preso un pò di misure, abbiamo visto che erano perfette per dividerlo in tre parti (verticali rispetto alla foto che vedete) di cui le più esterne diventeranno porta cd e quella interna verrà coperta da un vetro opaco color ghiaccio con dentro tantissime lucine led che accese illumineranno tutto. anche i cd. Eh si perchè i ripiani che faremo, non saranno di legno, bensì di plexiglas, di modo che la luce possa filtrare...l'unica cosa che ci manca è l'abc dell'elettricista. Per quanto mi riguarda, l' aver già pensato che ci serviranno due buchi sul legno, uno per far uscire il filo che andarà attaccato alla corrente e uno per l'interruttore, è stata una grossa soddisfazione...Ah le donne.

Però fino ad ora ho imparato ad usare benissimo:

- Carteggiatrice (ben due tipi diversi)

- Stucco (fatto da me a secondo della densità che mi serve)

- Compressore ( con annesso montaggio e smontaggio aerografo in meno di 30 secondi!)

Nuovi aggiornamenti a brevissimo.

venerdì 9 ottobre 2009

Critical garden


Ormai sto diventando ecologica...Dall'apertura del laboratorio in poi sto seriamente pensando al verde, alla sostenibilità, al vivere in un modo sano e cose così.
Il mio dramma è che adoro vivere in città e quindi sto cercando un modo di coniugare i benefici della campagna con la vita urbana.
Un modo c'è. Anzi ce ne sono anche più di uno.
E li sto scoprendo poco a poco ma con grandissimo entusiasmo e curiosità
Il motore di tutto sono state le mie intolleranze alimentare, anzi ad essere sincera i brufoli. Eh si ormai ho passato da un certo tempo l'età dell'adolescenza e questi maledetti continuano a riproporsi! arghhh!!
Sono causati in parte dalle schiefezze che mangio, ma anche da conservanti, coloranti, agenti lievitanti (tutte cose che finiscono in -anti...l'avevate mai notate?!?!?...insomma meglio se finissero in -pro!).
Essendo che questa mondo del biologico non so se me ne fido molto...e poi è costosissimo, ho pensato che forse se uno si coltivasse le proprie cose sarebbe anche meglio...
si però come fare?
Allora mi sono messa in azione ed ho scoperto queste due cose:
1) Associazione "Terra!" che ha anche una sede genovese e che fa azioni verdi sul territorio. Il progetto si chiama Orti di paglia e si basa sulla costruzione in zone urbane abbandonate di orti che forniscono prodotti per l'autosostentamento. Organizzano anche vari corsi e laboratori e , se non costeranno uno sproposito, potrei anche provare.
2) Guerrilla Gardening (clicca qui), si tratta di giardinaggio, cioè di azioni (anche un pò al limite della legalità) per trapiantare fiori e quant'altro nelle aiuole, parchi, ecc che il Comune si dimentica di curare.
Andatevi a vedere i siti che sono carini ed interessanti. Appena avrò nuove le comunicherò.
P.S. E non mi dite che è l'ennesima stronzata new age, piuttosto unitevi!!

mercoledì 7 ottobre 2009

Eco-art contest


Vi segnalo Eco-art project, concorso sulla sostenibilità ambientale, il riciclo, l'inquinamento ,a cui ho partecipato con questa foto:



Il parallelo che “Pending spaces…” vorrebbe evidenziare riguarda il tema della sospensione degli spazi e della mancanza di una riciclo. Il riciclo è qui inteso non solo come riciclaggio dei rifiuti quotidiani ma soprattutto come riciclo di tutto quello che l‘uomo produce, costruzioni guerre ed industrie comprese. L’archeologia industriale in questo caso userebbe il termine “riconversione”. Lo scopo di tale progetto è dimostrare come tutto possa essere riconvertito in qualcos’altro e come ogni cosa (anche la più impensata) contenga dentro di sé un seme che non deve essere sprecato.

martedì 6 ottobre 2009

Fuori c'è un tempaccio orribile, cielo grigio ed aria freddina. In casa bisogna tenere la luce accesa ed è mattina...Poi l'umore non è dei migliori. Stessi toni di grigio. Voglia di non dover sempre sbattersi per aggiustare le cose. Voglia di andarsene e ricominciare da capo che forse è più semplice e basta.

mercoledì 30 settembre 2009

Gli incentivi anticrisi

Per fortuna che c'è la crisi così ora ti danno incentivi per qualsiasi cosa, basta che spendi. Certo è che rispetto all'incentivo per la macchina (per la quale comunque si devono tirare fuori mila euri), gli incentivi per la bici sono interessanti...Ok che abito in una città che se non è salita è discesa che però al ritorno sarà di nuovo salita e così via, ok che lasciare la bici in un vicolo la notte non è il massimo, ok che per arrivare a casa mia c'è una pendenza del 40%, però quasi quasi io la biciclettina me la comprerei.
Perchè io ho sempre avuto una passione per la bici...Da piccolina quando trascorrevo le vacanze estive in campeggio a Montoggio ho sempre avuto due ruote con la forza motrice delle mie gambe.
Mi ricordo ancora benissimo quando mi hanno tolto le rotelle. Scena epica! Avevo tre anni, mio padre e mio nonno decisero di provare a togliere le rotelle della mia piccolissima bicicletta rosa. A dire il vero io l'avevo capito che erano un pò timorosi e non avevano grandi speranze nella capicità al volante di una giovane donna, ma, nemmeno a dirlo, li ho lasciati a bocca aperta!
Ho inforcato la mia Pink e via andare! Sembrava la cosa più normale di questo mondo! pedalavo e stavo in equilibrio! Ad essere sincera anche io ero un pò stupita e nell'euforia del momento gridavo all'aria e al vento che ero senza rotelle!!!!!!!!! Da lì inizia l'indipendenza!

domenica 27 settembre 2009

d-Eco.Lab n°0


Finalmente il post sui lavori del mio laboratorio!

Premetto che il laboratorio è bellissimo ed è a Castelletto (per chi non sapesse dov'è gli basti sapere che uno dei miei posti preferiti a Genova).

In questo momento sto lavorando ad un armadio. Avete presente quegli armadi bruttini, parallelepipedi senza speranza di slancio, tutti marroni, pesanti e con l'odore di naftalina dentro? Ecco, quello.

E' diviso in 2 parti ciascuna con due ante, quindi 4 ante in tutto; circa due metri di lunghezza per un metro e sessanta di altezza.E' sì è proprio un pò tozzo...

In partenza non si presenta come un grande armadio, però dopo che passerà sotto il rullo creativo di d-Eco.Lab diventerà un'altra cosa.

Il progetto, già all'opera, è il seguente:

Dopo il carteggiamento totale inizieremo la decorazione. Su du ante (quelle di sinistra) abbiamo deciso di dipingere la "Foresta di bambù con il vulcano Fiji" di Hokusai.

Hokusai, per chi non lo sapesse, è un pittore giapponese, famosissimo per "L'onda", che poi è l'immagine con cui si apre il post (perchè quella della foresta di bambù non l'ho trovata...). Tutto con colori tenuti nella gradazione del verde, su una base bianco sporco (crema direi, ma non è ancora sicuro).

Le altre due ante, per "alleggerire" un pò il mobile, vorremmo farle con il brise-soleil, che è una specie di veneziana. Vi metto un'immagine qui sotto.

Quindi un armadio che risulterebbe diviso a metà: da un lato armadio vero e proprio per gli abiti, dall'altro lato, brie-soleil con angolo scarpiera oppure posto per la biancheria, asciugamani e quant'altro.

Il tutto ovviamento verrà realizzato con materiali ecologici e seguendo la logica del riciclo. Quindi per chiunque avesse mobili vecchi che l'hanno stufato e non sapesse più cosa farsene ,mi chiami! Appena i lavori saranno ultimati metterò le foto...per il momento spero di aver reso l'idea...


giovedì 24 settembre 2009

Whatever works

Questa sera il blog ha deciso di non caricarmi nessuna foto...faccio senza. In realtà volevo parlare un pò del progetto del laboratorio che non solo è cominciato ma procede ed ho anche un pò di fotine da mettere su e di sondaggi da fare....

Però poi ieri sera ho visto l'ultimo film di Woody Allen e mi è venuta voglia di parlarne un pò anche qui.


E' inutile dire quanto a me Woody Allen piaccia e faccia ridere.

"Whatever works"/"Basta che funzioni" è veramente carino con alcune battute che fanno scompisciare, però devo dire che l'ho trovato cinico. Tanitssimo. Ma molto di più del solito. E' divertente, questo sì, ma boh...forse era questo l'effetto che voleva ottenere? Cinismo a volontà che ti porta quasi a disgustare quella visione totalmente pessimistica della vita? Boh non so darmi risposta.


Ma qualcuno di voi che legge l'ha visto?

Per farvela breve la storia è questa: ex genio newyorkese candidato anche al Nobel, incontra giovanissima ragazzina bionda e svampita del sud degli States e finisce per sposarla. Perchè l'importante non è l'amore (niente dura!) ma basta che funzioni! Insomma così per tutto il film con coppie veramente strampalate e non vi racconto oltre per non togliervi il gusto della prima visione.

Ok. basta che funzioni, sono d'accordo. Cioè in parte. Anche se i rapporti sono strani e impensabile, se funzionano perchè non portarli avanti? Però non basta solo funzionare...quel qualcosa in più non dovrebbe esserci? Non è tutto spiegabile con la meccanica del funzionamento. Sbaglio? condizionata dalle romanticherie?

lunedì 21 settembre 2009

Identificazioni

Oggi, mentre passavo davanti al Teatro Stabile, mi sono fermata a prendere un programma della prossima stagione.
Marzo 2009: La commedia dell'amore
Jill- E' una richiesta un pò stupida adesso, non credi?
Jack- Ma è quello che voglio
Jill- Vuoi essere stupido?
Jack- Dici così proprio mentre ti chiedo di sposarmi?
Jill- Devo portare avanti delle cose prima...
Jack- Non iniziare...
Jill- Perchè fino a quando non l'avrò fatto...
Jack- Jill...
Jill- Che cosa avrò ottenuto da me stessa?
Incredula mi sono vista calzante nel personaggio di Jill...aiuto!

mercoledì 16 settembre 2009

Sant'Anna di Valdieri


La scorsa settimana sono andata in un posto bellissimo: Sant'Anna di Valdieri sulle Alpi Marittime. A parte che dopo 2 mesi di mare un pò di montagna mi ha fatto piacere, devo dire che è stato il primo assaggio dell'inverno.
Non che il tempo fosse brutto, ma c'erano quelle giornate belle con il sole alto in cielo e l'aria che ti pizzica la pelle. Per non parlare dell'acqua ghiacciata del fiume, ma mi sa che quella è ghiacciata anche ad agosto...
Comunque sia il posto è da vedere, ve lo consiglio: bel paesaggio, relax, terme, passeggiate di ogni tipo e polenta e salsiccia!
Quello che mi ha veramente lasciata a bocca aperta è come queste piccole comunità che si trovano all'interno del Parco naturale delle Alpi Marittime abbiano saputo valorizzare quello che avevano a disposizione.
Mi spiego meglio. A parte i monti e la natura hanno creato musei per ogni cosa ed itinerari culturali improbabili.
Per farvi un esempio: a Valdieri c'era una segnalazione sulla presenza di una necropoli preistorica. Seguo le indicazioni ed arrivo ad una piana con prato ed orti che quasi penso di essermi introdotta in casa di qualcuno. Però di fronte a me c'è una specie di casetta (quattro pali ed una tettoia) con quest'insegna gigante con su scritto "NECROPOLI". Ero arrivata. Guardo meglio. Sotto la tettoia vedo due riquadri con un pò di ghiaietta, ad indicare il luogo dove sono stati rinvenuti i reperti. Fine del sito archeologico.
Altro esempio. Sant'Anna di Valdieri. Ecomuseo della segale scritto ovunque (anche su una casa) per poi scoprire che non è proprio un museo ma un'idea che aleggia per il paese per ricordare che lì si produceva un sacco di segale...bah.
E qui mi ricollego ai post sulle provincia autonoma di Bolzano: quando si hanno i soldi e le sovvenzioni statali...non concludo che è meglio!

mercoledì 26 agosto 2009

Ri-equilibri


Ho un settimana prima che arrivi settembre...chissà perchè è il mese dei progetti (per lo più disatessi nei mesi successivi). Chissà perchè non scegliamo gennaio...è molto più un rinizio. no? maledetti cicli scolastici. ci hanno condizionato a vita!
Comunque il mio impegno è questo: prossimamente scriverò qui una lista delle cose che vorrei realizzare (verba volant...). Cose fattibili...non del tipo "quest'anno imparerò il giapponese"...anche se devo dire che ha un suo fascino...soprattutto dopo che ho letto Tokyo blues di Murakami.
Non più di dieci progetti. Che a pensarci sono anche tanti. Cose semplici, fattibili. Uno potrebbe essere "Pagare le multe arretrate". Semplice. Richiede meno di mezz'ora. Dispendioso, ok. Da fare quando mi arriverà la borsa di studio si settembre...Che palle la procrastinazione....ma lo sapete che è una malattia??? aiutoooooooooo!

martedì 25 agosto 2009

Love is the only solution


Rieccomi.
Tornata da una settimana di Corsica e due giorni di balla coi cinghiali. Tutto bello tanto che ora per contrappasso sono a casa con un super raffreddore.
Potrei raccontare dei mila km macinati per le stradine a strapiombo sul mare di Cap Corse, con in macchina tre lombardi che per il solo fatto che sono genovese ( e quindi abituata a curve, salite e discese) mi hanno eletta guidatrice della vacanza. Grazie della fiducia, ma che palle guidare con caldo, sale addosso, in costante stato di iperattenzione senza potersi godere il panorama...
Potrei raccontarvi di quanto sia stato assurdo fare vacanze in campeggio per poi andare a trovare mio fratello negli ultimi due giorni di vacanza (anche lui in Corsica, ma a nord) e scoprire che la casa che io gli avevo procurato e fatto affittare, era un reggia: 50 mq di salone con parquet, due divani in pelle, e vetrata con vista mare mozzafiato. Il tutto ad un prezzo ridicolissimo.... Passare dalla doccia fredda di un campeggio a quella con idromassaggio mi ha fatto proprio pensare che il comunismo della tenda e della camping gas sia ormai superato...Almeno per me. E pensare che quest'anno mi sono concessa il lusso del materassino gonfiabile!Le estati precedenti sono sempre state ad 1 cm da terra! Mi ci sono attaccata con le unghie e con i denti a questa filosofia del campeggio, a questo vivere spartano e con poche cose essenziali, ma poi gli sbattimenti di montare e smontare, fare acrobazie in equlibrio su un piede e piegati su se stessi per vestirsi, svegliarsi all'alba in una camera a gas, gli insetti che ti ritrovi ovunque...beh mi fanno pensare che forse è giunto il tempo di chiudere tutta l'attrezzatura da camping in cantina!
E poi c'è stato Balla coi cinghiali. Un posto surreale. Bellissima l'idea del festival, i concerti, il cibo doc, dop solidale ecc. Mi sono divertita tantissimo anche se ho vuoti incredibili della serata. Ho conosciuto e rivisto tante persone. Ho sentito il più bel concerto dei Good Vibe Styla. Ho comprato ed avuto in regalo tante magliette. Una tre giorni di mondo alla rovescia dove la vita non si ferma mai. Notte e giorno non c'è sosta. Per fortuna sono stata un'unica notte. Non avrei resistito oltre. Quando alle 4 del mattino sono andata a dormire (in tenda!! sono recidiva!!) intorno c'era un frastuono assurdo. Persone che urlavano, suonavano bonghi, camminavano e vivevano come fosse pieno giorno. Ho odiato il genere umano per una notte. E un pò anche per la mattina dopo.
Love is the only solution. come dice la canzone. Ma anche questa vacanza è stata un lavoro!!

venerdì 7 agosto 2009

Danse avec les sangliers

Ecco io vorrei segnalere questo festival.
Già il nome mi fa ridere: "Balla coi cinghiali", ma il sottotitolo è meglio!! "Come a Woodstock, ma si mangia meglio" ma intenderanno mangiarli sti cinghiali? tre giorni di giroarrosto? Bah...Comunque vale la pena andare a vedere. Anche perchè si può campeggiare (free suppongo) sulle alture di Bardineto, nell'entroterra savonese. E' un posto di tutto rispetto e anzi credo faccia ancora parte del Parco Naturale del Beigua (e questa cosa mi fa escludere la caccia al cinghiale).
Dal 20 al 23 agosto.

mercoledì 5 agosto 2009

Metafore

Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
Edgard Lee Masters "Antologia di Spoon River"

martedì 4 agosto 2009

Pianificazione imprenditoriale



Ci sono alcuni momenti in cui è necessario rendersi conto di come gira il mondo...e il mio mondo è il seguente:


- il dottorato è abbastanza demoralizzante e soprattutto le prospettive che attualmente mi offre sono pari allo zero. Un pò come quando a Monopoli ti capitava la carta "Torna al Via"...che palle! Tanti sforzi per arrivare passin passetto a corso magellano e poi si deve ricominciare tutto daccapo... e vabbè;


- Francia: l'ipotesi di finire l'ultimo anno e mezzo oltralpe mi alletta molto, ma non alletta loro evidentemente...le uniche risposte che ho ricevuto sono state: "Nous prenons seulement etudiantes francaises" ..e vabbè;


- Sentimentalmente è il delirio e per di più le amiche con cui passerò buona parte di questo mese sono innamoratissime e prima una e poi l'altra si porteranno appresso i rispettivi che, per carità sono fantastici ed io gli voglio anche un gran bene, ma boh...


- Devo convincere un ottantasettenne che è giunta l'ora di lasciare lo scooter e limitarsi a guidare la macchina o il camper, insomma qualcosa con 4 ruote e non 2. Ma è un'impresa difficilissima!


Il tutto per dire che in questo mondo che mi gira intorno non è che io ci stia proprio così bene...allora ho deciso di prendere qualche decisione.


Dal primo agosto ho ufficilamente un progetto: un laboratorio di restauro che condivido con la mia amica ed ora socia G.

Abbiamo affittato questo scantinato (piede a terre fa più fico!) ed inizieremo a restaurare mobili ma il progetto di per sè è un altro: riconvertire vecchi mobili che normalmente si butterebbero via in pezzi nuovi ed unici...dire oggetti di design mi sembre eccessivo ma l'idea sarebbe quella.


Ora il problema è solo uno: campare di questo! Ovviamente.

Quindi se sentite qualcuno che avesse bisogno di restaurare la cassettiera della vecchia casa di camagna della nonna, oppure di risistemare il tavolo in noce...dategli il mio numero!

Appena concluderò qualcosa metterò le foto.

Per il momento amici incrociate le dita!

lunedì 3 agosto 2009

Links

Ho appena fatto un tentativo...ma non vi dico cosa , almeno non in questo post....devo ancora fare qualche esperimento prima di poterne parlare chiaramente.
Basti sapere che ho provato, per poco, dieci minuti circa.

C'è un filo che collega tutto, ma è strano...dall'ultimo libro che ho letto (finito ieri sera, ve lo consiglio: "Non deve accadere" di Anne Holt, Stile libero Einaudi, un noir- poliziesco norvegese, molto carino) a quello che dovrei fare (scrivere un articolo sull'archeologia industriale) a quello che vorrei fare (fotografare, dipingere) a quello che inizierò (il laboratorio di restauro di mobili che ho affittato con la mia amica G.) ed altro ancora.

Non che io abbia le idee molto più chiare ma almeno non ho più quell'impressione di vagabondaggio a spot.

L'immagine che ho messo su mostra tutta la mia perplessità...Lì era una mattina (presto) di un paio d'anni fa, in un baretto di Sarzana o Massa, in attesa di salire a Sant'Anna di Stazzema. Andateci se non l'avete fatto. Gita con il servizio civile. Novembre e un vento freddo a dispetto delle precedenti giornate inspiegabilmente miti.

Un racconto di un sopravvisuto all'eccidio di una mattina dell'agosto del 1944: un signore dall'accento toscano e dagli occhi brillanti ricordava tutto come se fosse accaduto il giorno precedente. La sensazione che esistano cose molto più grandi che nemmeno conosciamo e che esistano persone che nel loro cammino abbiano dovuto affrontare guerre, fame e stenti. ma questo non accadeva solo 50 anni fa, accade tutt'ora...

Se ci ripenso ora mi si ricollega un altro pezzo. Nel 2007 fa ho dedicato l'anno a scoprire queste cose. Prima Sant'Anna e poi Srebenica. Ed ancopra non mi capacito di come possano accadere.

martedì 28 luglio 2009

Monsieur, le professeur



Ho finito da qualche giorno il mio splendido corso di francese...Iniziato un pò per caso, devo dire che si è rivelato inaspettatamente divertente.
A tutti gli amici a cui ne ho parlato è sembrata un pò una stronzata, ma questo perchè c'è un atavico odio nei confronti del Galletti...probabilmente più calcistico che altro...
Comunque sia, al di là della lingua studiata, il corso è stato interessante ma la vera chicca sono stati i miei compagni di corso ma soprattutto "Monsieur le professeur!", un veri genio del cabaret!
Trattandosi di un corso estivo, il numero della classe era fortunatamente ridotto: in tutto in otto. Martedì e giovedì dalle 19 alle 21, in via garibaldi. Splendida a quell'ora.
I miei sette compagni praticamente erano tutte donne ( tranne Guido, mio amico, con cui ci siamo incontrati lì. Anche questo quasi per coincidenza fortuita).
Tutte diverse: un' avvocato, una partenopea esperta di celiachia, una trapiantista, una spagnola di Barcellona, un'appena disoccupata ed un'interprete in attesa di un nuovo lavoro. E poi io e poi Guido, e Jean Francois le professeur.

Beh il gruppo era ben assortito e il professore che improvvisava ogni genere di canzoncina, barzelletta o aneddoto (sempre in francese ovviamente) mi ha fatto pensare più di una volta che fossimo ad un gruppo di auto - aiuto più che ad un corso di francese...Momenti di delirio collettivo ( di solito verso le otto di sera...forse crisi ipoglicemiche) e battutine tra compagni...Praticamente un ritorno a scuola ...così per tutti. davvero...con tanto di scherzi, aeroplanini, bigliettini, risate alle spalle del prof, svogliatezza, aria di vacanza e cena di fine corso!! In alto i calici! Ed anche questa è fatta! ci rivediamo a settembre!
Eh si perchè ho deciso di continuare...e poi questa volta avrei anche il contributo della Provincia!

venerdì 24 luglio 2009

I cacciatori di tempeste


Eccomi dopo mesi di assenza a riprendere in mano questo povero blog abbandonato a se stesso e all'ultimo post non incoraggiante sulla mia situazione psico-fisica!
Oggi leggevo dei cacciatori di tempeste: "sono perosne che amano viaggiare alla ricerca del maltempo. Non c'è niente che li appassioni di più del contatto ravvicinato con un tornado o una tromba d'aria. Molti non lo fanno per spavalderia ma sono interessati a scoprire come si sviluppano i temporali".
Sebbeno tutto questo venga detto da un astrologo (Rob Brezsny dell'Internazionale, l'oroscopo più bello che ci sia) devo dire che il cacciatore di tempeste è un personaggio metaforicamente parlando interessante...ma a volte anche un pò stupido.
E nemmeno a farlo apposta è un pò quello che sono io. Mi complico la vita così ...giusto per capire meglio...Bah.
Cerco lo scombinamento della vita (mia ma anche degli altri) perchè altrimenti il dolce moto rettilineo uniforme mi devasterebbe. Certo che dopo un tornado ci si ritrova acciaccati e doloranti e spettinati e via dicendo...ed ogni volta penso a Dorothy e alla casa strappata dalle fondamenta e allo Spaventapasseri e all'Uomo di latta e al Leone e alle scarpette rosse e così via.
E poi ripenso a quanto ero più saggia da piccola rispetto ad ora! Giusto ieri ho trovato un tema di quandi ero in IV elementare (1991!!) e dicevo che da grande avrei voluto fare la giornalista, che però viaggia! Ma perchè me lo sono dimenticato? Ma perchè per viaggiare devo per forza andare alla ricerca di un cataclisma naturale?
Proposito 1: Va bene la rivoluzione e lo stravolgimento, ma anche la costruzione di fondamenta più solide!
P.S.
Meno male che questo blog non le legge quasi nessuno altrimenti chissà cosa penserebbero le persone di me!!

martedì 9 giugno 2009

mercoledì 27 maggio 2009

Questioni di karma


Non volevo crederci nemmeno io...ma anche questa volta è così. Mi trovo sempre qualcuno che ad un certo punto parte...ecchepalle mi vien da dire.
Ma a parte questo piccolo inciso, la questione è un'altra:
Perchè?
Risposte possibili:
1) in realtà mi spaventano le relazioni in cui ci si vede tutti i giorni;
2) ho qualche problema con le vite precedenti, ma non l'ho ancora individuato;
3) il piacere di soffrire;
4) il caso
Io opto per la quarta risposta, anche se quando ti capita la stessa cosa per tre volte consecutive inizi a pensare che ci sia un qualche complotto alle tue spalle.
Eh si perchè la prima volta ho pianto, la seconda non ho detto nulla, ma la terza sono scoppiata a ridere!
C'è una soluzione: la prossima volta sarò io a partire...lo giuro..sto già facendo il corso di francese!

giovedì 21 maggio 2009

Family - parte 3. mio fratello, mio fratello!

Eccoci di nuovo che forse forse riesco a scrivere la terza parte della family! Signori e signore, è con immenso piacere che quest'oggi vi presento mio fratello! Applausi. Fine applausi. Volti che attendono.
Uhm...e adesso che racconto?
Allora, mio fratello...sì...beh...ecco..ah! ci sono! si chiama Marco ed ha 23 anni. Sì si è più piccolo di me,anche se non sembra, cioè sono io che non dimostro l'età che ho...chissà se qualcuno pensa che siamo gemelli...
comunque lui è più piccolo, io più grande,ma per il resto del mondo lui è sicuramente più "adulto" di me. Lavora, si è comprato una macchina, fa il 730 ecc...per cui non è rilevante che anche io abbia uno stipendio (ma dall'università) perchè comunque finchè studio = non fare niente... ed un pò è anche vero...
Ma andiamo avanti. Io ora mio fratello lo adoro, ma da quando è nato e fino al mio liceo io l'ho odiato! Era insopportabile...con quell'aria da bambinone mammone, così bravo, sorridente e anche un pò ebete...
Mia madre racconta sempre la differenza tra me e lui quando siamo nati...così giusto per sottilineare la differenza...Io piangevo in continuazione, non la facevo dormire, non mangiavo ecc..insomma come tutti i bambini aggiungerei...mio fratello invece dormiva una notte di fila, piangeva solo se aveva fame, e , quando al mattino andava a prenderlo nel lettino, la accoglieva con il sorriso!! Anche a mia madre si è insinuato il dubbio che non fosse del tutto normale questo bambino...anche perchè fino ai due anni non parlava...poi un giorno all'improvviso ha iniziato tutta una discussione sul perchè di questo e perchè di quello che non finiva più...e il sogno di un fratello muto è svanito...
Poi siamo un pò cresciuti ed io ho iniziato a farne il mio schiavetto! ricordo perfettamente il giorno in cui, rimasti da soli in casa, ho iniziato a fargli fare qualsiasi cavolata mi venisse in mente...Mi avevano da poco regalato la polaroid e decisi che era giunto il momento di usarla! Ho ancora quelle foto ed ogni volta che le guardo mi scompiscio dalle risate. Mi sono improvvisata fotografa, obbligando un povero bambino ad essere soggetto delle mie creazioni artistiche:una volta vestito da donna con un cappellino colbacco rosa tremendo, una volta in tenuta da pioggia con tanto di stivali ed ombrello aperto, con una mela nell'atto di addentarla (chissà che avevo in mente...) e via dicendo. E lui accondiscendeva a qualsiasi cosa!! fantistico! Ma quei tempi non sono durati molto! ha poi iniziato a reagire, a crescere e a diventare più alto e forte di me...così la mia diabolica tattica è cambiata! ora sono la sorellina indifesa che chiede milioni di favori al suo fantastico fratellone! ecco messa giù così sembrerei un pò stronzetta, un pò lo sono, lo so, ma poi in realtà siamo cresciuti ma alcune volte vorrei ripetere l'esperimento delle foto...in fin dei conti una fotografa lo sono diventata veramente! E quello ben si potrebbe classificare come primo "lavoro" artistico!!

venerdì 8 maggio 2009

Cucina salvami tu!


Di fronte alla mia incapacità di non pensare agli amori passati e dedicarmi ai presenti o futuri, ho deciso che qualcosa di catartico dovevo pur farlo. Allora in questo venerdì pomeriggio un po' grigio, umido e senza pioggia, dopo aver fatto tutte le cose che si fanno quando è brutto fuori ed hai quel pò di mal di testa che ti tiene in casa volentieri, ho pensato che i dolci fanno sempre bene. Soprattutto quando sono al cioccolato.
Così, dopo la mia prima performance ai fornelli della scorsa settimana (strudel alle mele ecceziunale, se non ci credete chiedete al mio amico non più trampoliere e nemmeno più giovane!) questa settimana mi cimento con i Brownies!!! Evviva evviva!
La sola idea di pasticciare ed impiastrarmi le mani mi fa stare meglio, e alla fine il risultato non può essere così orrendo...infatti gli ingredienti sono burro (tanto) e cioccolato fondente (tantissimo)...insomma a prova di incapace...
Se siete curiosi del risultato sapete dove trovarmi!! per gli amici lontani spedisco con dhl!!!

giovedì 7 maggio 2009

Proposte



C'è di solito un momento dell'anno, che mi prende la voglia di pensare alla vacanza estiva che vorrei fare. Siamo in quel periodo, che però arriva quando meno te l'aspetti. Ed oggi ha iniziato ad entrarm,i in testa.

Intanto c'è da dire che non idea di cosa farò realmente quest'estate, nè con chi, nè dove,nè quando ecc...So che l'altra sera a cena dell'amico SimoTallo, ho conosciuto un suo collega archivista di Alcamo, famosa, come dice il suo stesso abitante, per il poeta, la mafia ed un'altra cosa che si vede che non me la ricordo perchè non è poi così famosa.Ma il mio discorso è un altro. Ha incominciato a parlarci della Sicilia, l'isola più grande del Meditarraneo, patria della Magna Grecia, impero di Federico II e via dicendo.

Beh, fatto sta, che ce l'ha raccontato in un modo che ti veniva proprio voglia di andarci. Ci ha raccontato delle Eolie, che è da quando ho visto "Caro Diario" che ho la voglia di andarci, dei colori del mare, della macchia mediterranea, di Palermo e di Messina....ma è quando ci ha parlato della granita al caffè con la panna a a colazione che mi ha convinta.

Vediamo se Don Paolo (per chi non lo conoscesse:bar siciliano Spianata Castelletto, Ge) ha mantenuto la tradizione nelle sue costosissime granite!

martedì 5 maggio 2009

Balbi 6: speziate croniche del pellegrinaggio di una dottoranda

Oggi è uno di quei giorni che hai le palle girate ma non sai nemmeno il motivo...e non ce ne sarebbe nemmeno motivo...il sole splende e finalmente l'estate sembra essere arrivata, ho discusso della mia tesina al dottorato e non è nemmeno stata stroncata, non sono in fase pre mestruale...insomma non lo so proprio perchè oggi mi sia presa quest'inquetudine!
Forse vorrei solo partire un pò...c'è questa cosa in ballo all'Ecolè des hautes etudes a Parigi, ma far muovere la macchina burocratica dell'Università, richiede immensa pazienza (che io non ho) e costanza (non ho neppure questa). Insomma dopo un pò mi girano le palle e punto. Ed ecco che ho trovato il motivo! E' che per andare a Parigi con il dottorato non è così semplice come fare un erasmus perchè ci sono molte più variabili di cui tenere conto. Per esempio:
-ci deve essere una sorta di gemmellaggio tra il tuo dipartimento e quello in cui vorresti andare;
-uno dei tuo prof deve conoscere, chiamare e convincere un prof del posto in cui vuoi andare, a prenderti;
-devi trovare un dipartimento dove si svolgano ricerche simile alla tua e dove la tua presenza lì possa avere un senso...
ecco queste sono le variabili accettabili.
Poi ce ne sono altre che hanno esclusivamente a che vedere con la lentezza e senilità delle carampane incollAttakate a balbi.
E poi nemmeno l'avessi proposto io lo stage esterno...mah...
Comunque sia, io mi sa che me ne andrò comunque il prossimo anno, con o senza dottorato!
E' che l'altra sera sono stata ad una cena con alcuni amici del liceo e per la prima volta mi sono
resa proprio conto che siamo cresciuti...E' stato strano perchè alla fine ci vediamo abbastanza, per cui non c'è stato un intervallo di anni a far notare il cambiamento...
Eppure tornando in macchina a Genova ho proprio avuto questa sensazione: "cazzo ma allora siamo adulti!" e poi deve anche essere seguito un "aiuto!" .
Però c'è stato anche un retrogusto dolce, di persone che ho accanto da anni e che ci sono sempre e sanno tutto di me e mi vogliono bene a prescindere. Un legame di chi ha condiviso anni ed ha superato insieme i cambiamenti, anche tutti quelli che in questi anni non ho notato.
Era da un pò che non mi capitava ma sento che anche io voglio cambiare qualcosa...Parigi sarebbe un buon inizio. Con calma, seguirò l'iter geologico dell'università, e chiederò di passare il terzo ed ultimo anno di dottorato all'estero. E se non dovessi riuscirci c'è sempre il post dottorato no??

lunedì 20 aprile 2009

La strana vita di una regione autonoma - parte II

Eccomi di nuovo qui a parlare di Bolzano e dell'Alto Adige
Sono tornata da un paio di giorni, ma la cosa importante è il perchè sono partita!! E' da qualche mese che sto collaborando con una fotografa di Merano, Elisabeth. Ci siamo incontrate un po' per caso, quei contatti tipo amico di amico di amico.
Inizialmente pensavo di doverla portare un po' in giro per Cornigliano e farle vedere quanto rimaneva dell'Italsider, farle fare due foto e poi tutti a casa. Invece abbiamo inizaito a parlare ed io le ho raccontato della mia tesi, di quando all'Italsider negli anni '60 invitavano gli artisti a creare opere con gli scarti dell'industria, di quando a 7 anni andavo a vedere il tramonto sull'acciaieria con mio padre, all'odore del mare che riuscivo a sentire da quando gli impianti sono stati spenti...insomma l'ho sommersa di parole!
Lei è tornata a casa e dopo un paio di giorni m i ha chiamata dicendomi che le foto su cornigliano sarebbero potute diventae un progetto più ampio. foto e ricordi e così ne è uscita una mostra, "Vakuum" è il titolo, che sarà esposta al Museion, museo d'arte contemporanea di Bolzano, fino al prossimo marzo.
Le foto sono molto belle, ingrnadite tantissimo (più o meno le dimensioni saranno 1,5 x 1,5 metri)
ma la cosa più interessante è che le persone che visitano la mostra possono portarsi a casa una cartolina ricordo; infatti davanti alle foto c'è un raccoglitore di quelli girevoli dove in formato cartolina ci sono tutte le foto esposte e molte in bianco che riportano le parole delle persone intervistate, incontrate per caso, che vivono o hanno lavorato a cornigliano...insomma, un pò di memoria, di tutti i tipi, sia positiva che negativa. E c'è anche una mia frase, ed una anche del nonno!
Parallelamente alla mostra il museo organizza anche questi meeting con l'artista, in cui si dà la possibilità al pubblico di far domande ed ascoltare dalla viva voce dell'autore la spiegazione delle sue opere. Ed io credo che questa sia un'iniziativa fantastica anche perchè l più delle volte l'arte contemporanea è veramente incapibile.
A questo meeting Elisabeth ha voluto che partecipassi anche io ed allora ho parlato di quello che so, un pò perchè l'ho studiato, un po' perchè l'ho vissuto. Ero anche un pò agitata, ma la cosa strana è che lo camuffo benissimo, anzi mi hanno fatto un sacco di complimenti perchè parlare in pubblico non è proprio facile...mah...che strana la differenza tra quello che uno prova e quello che gli altri percepiscono....ma forse sono una grande attrice!!

martedì 14 aprile 2009

e quindi??

ci sono dei momenti in cui avverto una curva discendente...cali d'entusuiasmo. Questo potrebbe essere uno di quei momenti con l'aggravante che è un periodo in cui teoricamente potrei essere felice per un pò di cose positive. Ed allora la questione è: ma perchè?
La mia conclusione è che anche le cose belle fanno paura perchè si sa che prima o poi finiranno...ma io mi domando e dico, visto che razionalmente riesco a ragionare e a vedere i limiti e la stronzata di una reazione simile, perchè non la smetto semplicemente e cerco di vivere i momenti belli nell'istante in cui ci sono proprio in virtù del fatto che sono momenti rari? Insomma alcune volte vorrei che il mio cervello andasse più piano, facesse pensierini semplici, e vivesse una sorta di moto rettilineo uniforme.
Probabilmente dovrei tenermi più occupata. si forse è questo il punto...quindi piccole cose quotidiane che tolgono i pensieri. Potrei iniziare ad imparare tutte quelle cose che un giorno potrebbero venirmi bene: fare la pasta fatta in casa, ma anche cucinare in generale, imparare il russo o il giapponese, leggere tutta la recherce di proust, fare giardinaggio e coltivare un frutteto, diventare una brava fotografa, fare il cambio degli armadi, riordinare tutti i libri, tagliarmi i capelli, studiare studiare e dottorare dottorare, viaggiare per scoprire tutti i posti in cui mi piacerebbe vivere ed andarci a vivere, scrivere sempre nel bene e nel male. Bene tanti propositi, vediamo cosa ne uscirà.

martedì 7 aprile 2009

la terra trema...

La terra trema e deve essere una cosa inquietante. Io una scossa di terremoto l'ho sentita solo una volta ed era anche piccola ma paura me l'ha fatta lo stesso. Senti uno strano rumore, il lampadario ondeggia e se guardi fuori dalla finestra vedi qualcosa che si muove...è che i palazzi hanno una certa elasticità e quindi oscillano lievemente.
Questo è quanto...quando poi però oltre alla scossa c'è anche lo sgretolamento io non riesco proprio ad immaginarmi come sia...guardo le immagini e mi sembra impossibile che un palazzo sia un cumulo di macerie...come se a me crollassero addosso i due piani che ho sopra ed io finissi sui tre che ho sotto...e quando più ti ritrovano. ed invece qualcuno lo ritrovano.
ieri andando in centro ho visto una cordata di camion della protezione civile che partiva ed è stata una delle poche volte in cui ho pensato bene dell'Italia e degli italiani. vedere la solidarietà apre il cuore e dà speranza e tutti siamo davanti alla televisione sperando che i dispersi vengano ritrovati vivi e cercando nel nostro piccolo di far qualcosa di utile.

martedì 24 marzo 2009

La strana vita di una regione autonoma - parte I


Mi sono sempre chiesta come fosse vivere in Alto Adige e la risposta che mi sono data è che il Trentino ed ancor più Bolzano, in quanto Regione e Provincia autonoma, sono una figata.
1) Girano un sacco di soldi
2) C'è uno stato sociale molto presente: per esempio i ragazzi fino a 18 anni non pagano i mezzi pubblici e questo per favorire la mobilità e l'indipendenza!!
3) Non ci sono gli asili nido. Nel resto d'Italia si devono fare liste d'attesa lunghissime o tirar fuori 600 euro al mese perchè qualcuno si prenda cura di tuo figlio che se ti va bene e si ammala poco frequenterà il nido per 3 mesi in totale. A Bolzano c'è un altro sistema. Asili nido casalinghi. Ci sono delle educatrici o maestre che mettono a disposizione casa loro (regolarmente attrezzata) per un tot di ore. Tu porti lì tuo figlio quando ne hai bisogno e paghi ad ore. Non più di 4 o 5 bambini per maestra. Niente attesa, paghi per quello di cui usufruisci.
4) la quarta cosa che mi ha fatto rosicare è che l'arte contemporanea, ma la cultura in generale, è molto sovvenzionata. In una regione che ha solo due provincie, si trovano due tra i più gettonati musei d'arte contemporanea! Il Mart di Rovereto e il recentissimo Museion di Bolzano.
Il mart era da un po' di tempo che volevo visitarlo, struttura architettonicamente che lascia a bocca aperta, interni completamenti bianchi, spazi enormi e non sovraccarichi di opere o persone, un po' caro ma alla fine arrivi fino a lassù ed impettarsi per il prezzo è meglio lasciar stare, ma collezione permanente ed esposizione temporanea sul futurismo che meritano veramente.
Poi esci di lì, alzi lo sguardo vedi i monti innevati e ti chiedi: ma dove è il mare?
La seconda cosa che ti rimbalza nel cervello è: appena torno in Italia ci scrivo un post su. Peccato però che solo ora mi rendo conto che non ho mai espatriato!!

mercoledì 11 marzo 2009

yellow


Quest'anno sento tantissimo i colori... e dopo l'azzuro è la volta del giallo. I limoni, i girasoli e poi la mimosa che appena giri l'angolo è lì che spunta sciccosissima e per ogni giorno che passa sempre più piena di giallo che appesantisce i rami che molleggiano al vento che soffia e porta l'odore del giallo anche in una giornata grigia ma se per caso è un giorno che sento anche l'azzurro...che stile!

lunedì 9 marzo 2009

New places: vivere a 5 stelle!

Ultimamente mi sto specializzando nella scoperta, anche un po' per caso, di posti nuovi. Non che siano posti nuovi nuovi, sono sempre stati lì, ma io gli ignoravo completamente. Ho anche pensato che questa delle "scoperte" potrebbe diventare un po' una rubrica...ogni lunedì un posticino diverso, ma meglio non pianificare e vedere come va.
Insomma, è già da un po' che ho scoperto questo la Marina dell'aeroporto, che detta così sembra un posto di merda,invece non lo è, anzi forse lo è ma per altri motivi.
Come raggiungerlo:da Levante verso Ponente. Seguire le indicazioni per l'aeroporto. Arrivati alla rotonda dello Sheraton, prendere a destra e proseguire su quella strada fino a che non finisce. Vi sembrerà di essere in un posto un po' malfamato a causa di capannoni industriali, magazzini, asfalto disconnesso e lavori in corso, ma abbiate fede ed arrivate proprio a vedere la pista di atterraggio.C'è un parcheggio enorme e una costruzione nuova con porticato (imitazione di camogli o portofino) e un porticciolo con un sacco di moli e tantissime barche e yacht superfighi). Il posto è incantevole se si dimentica di avere gli aerei a 50 metri di distanza (ma non ne arrivano molti) e la Fincantieri di fronte. L'apertura visiva è ampia e poi c'è sia mare che monti e al tramonto ti sei già buttato alle spalle il fatto che sei a Cornigliano!
Beh in questo spazio qui stanno costruendo un bel pò di casette a due o tre piani, praticamente sull'acqua e la sponsorizzazione è imbarazzante: "Borgo della Marina: Vivere a 5 stelle!" Ora mi chiedo: ok che il posto è bello, ok che sei sul mare, ok che la catena di ristoranti di Cannavaro ha prontamente aperto una succursale anche qui, però non è un po' esagerato come 5 stelle? Fino a due anni fa c'era l'acciaieria! Ma poi dopo i ghetti per i poveri ( vedi fiumara & Co.) ora anche quelli per ricchi? Ma soprattutto:mi hanno circondata!!!

giovedì 5 marzo 2009

Donne...ci basta poco per essere felici

Mia madre ha due sorelle e due fratelli. Una famiglia numerosa come non più se ne vedono...L'altro giorno io e mia madre siamo andate a trovare mia zia e dopo un po' ci ha raggiunte anche la terza sorella...famiglia al completo insomma...Ecco quel pomeriggio lì è stato un pò come guardare la televisione e vedere le donne in azione, come si sostengono, come si consolano, come spettegolano delle cognate, bevono i loro caffè e fumano le loro sigarette.
Nella brutta giornata piovosa che era si escludevano le uscite...e allora via di salone di bellezza...poteva essere tranquillamente che io stessi vedendo tre adolescenti occupate a farsi belle...spuntano phone, piastre per capelli, cerette, spazzole, pinzette e un sacco di altre cose di cui ignoro il nome visto il maschaccio che sono...Beh in un'ora e mezza tutte e tre avevano la tinta fatta (una rossa, una bionda ed una castana, non scherzo!!) e un taglio superfashion...quello che si siano dette rimane per me un mistero...il rumore dei phone mi invadeva il cervello...Le donne sono ben strane ma basta poco per renderle felici!

giovedì 26 febbraio 2009

Family - Parte 2


Il secondo post sulla famiglia riguarda Ruphus...il mio splendidissimo gattone persiano! L'ho avuto in un modo strano.
Strana l'amica che me l'ha portato.
Strana la storia che mi ha raccontato
Strano questo gatto.
Non usciva dalla gabbia, guardava solo il muro, non ne voleva sapere di mangiare,il suo miagolio era una sirena, ma soprattutto aveva i dread!! Eh già perchè quest'amica per presentarmelo meglio lo aveva anche lavato, ma non spazzolat oe quindi mi è toccato un gatto rasta!
per onomatopea lo abbiamo chiamato ruphus e se poi qualcuno si ricorda il latino, sa che significa rosso...il gatto ruhus ovvero rosso rossi! sto delirando lo so...ma è stata una scelta casuale, lo giuro.
Avrei aneddoti fantastici da raccontare, ma ve li risparmio...vi dico solo che sono convinta che i miei genitori gli vogliano più bene che a me...certo che quando si ha il gatto che dorme con la madre e russa all'unisono con il padre non si è messi bene. Sbaglio?

domenica 22 febbraio 2009

industrial archaelogy


C'era una volta una bambina che viveva in un posto un po' grigio dove la notte il cielo simulava l'arancione del tramonto. C'era anche una grande villa dove tantissimi bambini andavano a giocare tutti i pomeriggi e c'erano tanti scalini e tante finestre ed un terrazzo enorme che si vedeva anche il mare. E poi c'era il rumore degli aerei. Un giorno la maestra diede un tema da fare a casa: "Cosa vedi dalla tua finestra?". E la bambina raccontò dei gasometri...che a sette anni sapere cosa sono non è mica roba da tutti neh? Comunque di quelli parlò, e di come funzionassero e del loro colore e degli scacchi rossi e bianchi. Ora non ci sono più ed ogni tanto quando guarda dalla finestra ne sente un pò la mancanza. In fondo non funzionanti non facevano mica male a nessuno...

mercoledì 18 febbraio 2009

Anestesie

In questi ultimi giorni ho tralasciato un po' il blog, non perchè non avessi nulla da scrivere, anzi!, ma perchè, come si evince dal titolo del blog stesso, ho bisogno che le emozioni si sedimentino per poterne parlare...
Sono un po' come uno che ride ad una barzelletta con due giorni di ritardo! Non è gratificante, ma così sono e così mi tengo.
Nell'ordine le novità sono queste:
1) Ho iniziato yoga in una piccola palestra che sembra di essere a Berlino est, ma invece sei al Calasanzio. Insomma clero. Nonchè posto in cui ho fatto le scuole medie. Clero, cazzo! E er me che compro il "Manifesto" sembra un po' un ossimoro. Ma c'è una spiegazione, anzi più di una.
E' sotto casa, fatto che viene incontro alla mia pigrizia cronica.
Costa molto poco.
Non è la Virgin, che ci sono andata una volta e tra le cinquantenni che si allenanano senza slip, inni al sudore, guerre batteriologiche alla cellulite e cori motivazionali per sconfiggere la paura di invecchiare,ho girato i tacchi e me ne sono andata a mangiarmi un bel gelato alla facciazza loro. Eh sì perchè ancora un po' mi convincevano che il giusto modo di vivere fosse quello!
Io con la mia carnagionebiancoinverno, senza trucco e la tuta, in mezzo ad una mandria di muscoli abbronzati in completini sexy!! Ma da quando in palestra se ti metti la tuta sei uno sfigato? questa me la sono persa....
Quindi Calasanzio e yoga.
2)Questa è una cosa più seria. E la dico così com' èsenza girarci intorno. Mio zio sta morendo, e lo si sapeva che sarebbe successo, ma non così presto e non così.
Ancora non provo molto, non riesco nemmeno a piangere, sono solo in fase di pensiero. Ok che si deve morire, però soffrire agonizzanti nell'attesa no! Perchè devono farci ridurre a larve umane attaccate a milioni di tubi, perdendo ogni dignità, trasformandoci in ricordo di noi stessi? Se si sa che non c'è nulla da fare perchè non far scegliere il paziente quando è ancora in grado di intendere e volere? Mi chiedo perchè per gli animali sì e per gli umani no. Perchè se il nostro cane che è malato e sta soffrendo può essere fatto morire ed un umano no. Sono entrambi esseri viventi e a dirla tutta un animale non dichiara la sua volontà di non vivere più, anzi gli animali accettano dolore e morte e non contemplano l'interruzione volontaria della propria esistenza. L'uomo si. E per vivere in pace e morire allo stesso modo deve o sperare che gli capiti qualcosa di istantaneo, oppure emigrare dall'Italia. Però ovvio che questo è un pensiero di una ragazza che vorrebbe sperare e credere in qualcosa ma non ce la fa proprio e che ha sempre sostenuto che il primo diritto di ogni uomo sia quello di essere felice, anche se per brevi tratti.

domenica 8 febbraio 2009

airport


Amo gli aeroporti tanto quanto odio viaggiare in aereo...che poi fino allo scorso anno mi piaceva anche...quando però ti ritrovi su un volo da Sarajevo a Milano, su di una piccola supposta volante da 27 posti, piena di militari e con un caldo incredibile, ti passa la voglia.
La cosa che mi piace di più sono gli arrivi. Tutte le persone che sono lì e che aspettano trepidanti e con il sorriso. Scene proprio da film. Lunghi abbracci, lacrime, sorrisi ecc.
Che poi c'è da dire che qui in Italia siamo tutti un po' sentimentalisti...Ho visto scene di madri che piangevano in attesa dei figli che magari si erano semplicemente fatti 2 settimane di vacanza a Sharm!! Ma si può?!?!
Ecco questo per dire che io parlo degli arrivi quelli veri, gli arrivi di chi è via da molto tempo, le attese di chi aspetta qualcuno che non vede da mesi...
E dico questo perchè alcune volte sono stata quella che arrivava, altre volte quella che ha aspettato, ma soprattutto l'anno scorso ho lavorato per un po' all'aeroporto e ho osservato le persone. ..sia agli arrivi che alle partenze...
per cui posso dire che, allo stesso modo in cui adoro gli arrivi e odio i voli, mi prendono male anche le partenze (quelle degli altri ovviamente).
Quindi se qualcuno dovesse arrivare a Genova sappia che io lo vado anche a prendere ma portare giammai!!!

giovedì 5 febbraio 2009



Torno ora da un cinemino con la mia amica Lava. "Revolutionary road" con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet di nuovo insieme dopo i tempi di "Titanic". Ma non è questo l'importante...e non sto nemmeno a raccontare bene la trama chè altrimenti vi rovinerei la visione.

La cosa che volevo dire è che mi ha fatto riflettere. Capita ogni tanto di vedere quei film dove i due protagonisti sono simboli di due modi opposti di vedere la vita e non è che uno sia giusto e l'altro sbagliato, ma semplicemente diversi e anche inconciliabili. Gli spettatori prenderanno le parti dell'uno o dell'altro a seconda del loro personale modo di vedere la vita...insomma questo è uno di quei film che se lo vai a vedere con la persona sbagliata non la smetti più di discuterci. Per fortuna ero con la cara Lava!

Ma mettendo da parte anche questo piccolo inciso, la vera cosa che vorrei raccontare riguarda il bisogno di libertà e di vivere una vita vera che mi sento addosso da sempre. Alcune volte ho anche provato a sopirlo con ambizioni più quotate del tipo casa, lavoro, famiglia e compagnia bella...ma se ci penso ora mi viene l'angoscia...non perchè non ne abbia l'età, anzi il contrario, ma incasellarsi in un meccanismo non voglio sia la fonte delle mie certezze. E ne avrei bisogno davvero di certezze!! Alla fine è tutta una questione di "felicità", per ognuno è una cosa diversa...per me è come un limone che splende anche in una giornata di nebbia...ma questa sera mi è anche venuta in mente un'altra considerazione: e se la maggior parte delle persone pensasse di essere felice ma fosse tutta un'illusione? Se passassimo il tempo a raccontarcela che vogliamo una casa tutta nostra, due figli (uno maschio ed una femmina, non sia mai il contrario!), le vacanze ad agosto, i cinema con gli amici, il libro sul comodino, il gatto che fa le fusa e via dicendo...?

Mi viene in mente il finale di Trainspotting, ma poi Nico mi dice che è da liceali anche questo...

mercoledì 4 febbraio 2009

Partenze


Ultimamente mi capita di sognare di essere in altri posti...spesso in Bosnia. Ieri notte però ero in Inghilterra. Un sogno stranissimo che per altro non ricordo nemmeno bene. Un ritorno a Londra con una comitiva di amci non meglio identificata e poi sulla costa...
Sarà per caso la voglia di andar via? Certo Freud troverebbe sicuramente una matrice sessuale ma io ci vedo il voler cambiare un po' aria.
Una volta ho fatto un viaggio in Vespa ed è stato bellissimo per la sensazione di libertà, per la possibilità di sentire gli odori della menta e della macchia mediterranea che in Corsica crescono ai cigli delle strade. Viaggiare con poche cose. Quelle indispensabili. Con buona compagna ma alcune volte è meglio soli. Viaggiare senza una meta ma con un obiettivo. Viaggiare come viaggiatori e non come turisti. Partire alla ricerca di un tesoro anche se non esiste. magari se ne trova un altro.

domenica 1 febbraio 2009

Abbagli


Se avessi saputo che quel libro era così toccante non l'avrei mai letto...magari non ora. "L'eleganza del riccio".
Poi io ho un feeling particolare con i ricci. Mi piacciono tanitssimo. Da quando sono piccola...In campeggio le sere d'estate mi mettevo a cercarli e quando li trovavo ero superfelice. Una volta avevo anche pensato di portarmene uno a casa. Allora l'avevo preso con i guanti, accarezzato e nascosto nel mio zaino di scuola pensando di nutrirlo e coccolarlo finchè non saremmo tornati a casa a Genova. Ovvimente dopo un giorno di riccio nello zaino sono stata scoperta! Mi piaceva così tanto, un musetto stupendo che ti veniva voglia di abbracciarlo non fosse stato per gli aculei...
Ma tornando al libro. Pensavo fosse un libercolo divertente, da farmi due risate, una cosa anche un po' al femminile, senza pretese...insomma carina e da spegnere il cervello.
Ovviamente non è stato così. L'ho letto tutto d'un fiato, a tratti ho provato un'empatia inaspettata (si parla anche di Anna Karenina!) e poi finisce così...puf! fine. Triste. Tanto. Che già piangevo prima figuriamoci dopo. Evabbè ma ormai ci sono abituata. ogni volta che cerco di sconfiggere la nostalgia e il malumore con qualcosa che susciti in me sentimenti opposti e non mi faccia pensare, va a finire male..
L'ultima volta è stato dopo una delusione d'amore. Film. Ovviamente scelgo Jim Carrey. Fa ridere sempre, no? No. Dal titolo sembrava un filmettino ("Se mi lasci ti cancello") adatto a superare il brutto momento che stavo passando...e invece è stato uno dei film più strazianti e belli che io abbia mai visto. Da allora ho imparato che i titoli dei film vanno letti in lingua originale. Eternal sunshine of the spotless mind forse mi avrebbe dato qualche indizio in più...
Comunque sia eccomi qui in una domenica pomeriggio fredda, grigia e desolata, sveglia da 2 ore con la voglia di tornare sotto il piumone, chiudere gli occhi e far finta che oggi non esiste. Come fosse un primo gennaio. Non pervenuto. tanto nessuno se ne accorge.
"D'ora in poi andrò alla ricerca del sempre nel mai."

martedì 27 gennaio 2009

Everest


Scaliamo ogni giorno il nostro piccolo Everest quotidiano.
Passo dopo passo.

domenica 25 gennaio 2009

Cellule di saggezza



Quando penso che siamo semplicemente un insieme di cellule, tessuti, sangue, muscoli e quant'altro mi sembra di prendere la vita in un altro modo. Razionale, deterministico, il corpo come una macchina con le sue componenti e i suoi guasti, più o meno imprevedibili, a seconda dell'utilizzo e del buon mantenimento che se ne fa.
Se penso alle condizioni in cui sta la mia 500 (modello nè nuovo nuovo, ne quello fichissimo old style, insomma la 500 utilitaria e bruttina di mezzo) spero di riservare al mio corpo un'attenzione maggiore...
Ma poi non è che io tratti proprio male la mia macchinina, è che le capitano un sacco di cose a causa della sua età...in realtà con tutti i soldi che ci ho speso e tutte le cose che ho cambiato, al momento dovrebbe anche essere mezza nuova! Prima la marmitta, poi le ruote, il serbatoio della benzina, varie lampadine, tra poco le pastiglie dei freni e poi l'ultima beffa!!
Eh già, parlo di un mesetto fa. eravamo sotto Natale ed ho avuto la malaugurata idea di andare in centro a far regali muovendomi in macchina!! Dopo un quarto d'ora di coda nel tunnel sotto il tribunale (da panico) arrivo trafelata al parcheggio di piccapietra, mollo lì la macchina con le chiavi e mi dicono che, data l'affluenza, ci penseranno i posteggiatori a spostarla. "Bene!" mi dico, "almeno una me ne va dritta oggi". Torno dopo circa un'ora (e due euri di parcheggio, solo a Genova eh!!), trovo la mia PussyWagon, vedo che la portiera è chiusa male, la apro e mi cade addosso!! Beh a quel punto arriva la proprietaria del parcheggio e mi dice che anche il posteggiatore c'era tanto rimasto male per l'accaduto!! Ma io dico, ma che cavolo è successo? Ma porca miseria...Io ho lasciato una portiera che funzionava e ne ritrovo una che mi cade per terra...
Insomma alla fine è andata che ho preso la mia portiera (lato guidatore oltretutto!) , l'ho rimontata, chiusa dall'interno e mai più aperta. Mai più andata in quel parcheggio.
Al momento per entrare nella mia macchina ci sono due opzioni (a seconda della stagione anche):
1) si entra dal lato passeggero (in inverno);
2) si entra dal finestrino (modello Hazzard)...
Parentesi sul finestrino: nuovo anche quello , come potevo dimenticarlo, dopo che una signora che sembrava un uomo un po' tossica ed anche un po' alcolizzata, una notte ha deciso di rompermelo per dormire dentro la macchina, ma , scoperto che la 500 non è poi così comoda, ha deciso di rompere quello di una Opel poco più avanti. La mattina l'ho ritrovata ancora lì...Ma nonostante la denuncia e le dannate assicurazioni, ho scoperto che i cristalli sono esclusi!! ecchecazzo!! Pioveva pure quel giorno...Volevo piangere...
Insomma tutto questa divagazione sulla 500 per dire che tante volte capitano cose che proprio non te le aspetti e ti chiedi perchè e ti prendi male e ti esasperi...
Però se inizi a pensare che il tuo corpo è formato anche da altre cose, dalle sensazioni, dalla mente, dalla coscienza, dalle percezioni, da tutto quello che hai imparato, da quello che sei stato, ti rendi conto che forse ci sono cose che il meccanico non può aggiustare ma solo tu sai e conosci.E le accetti per quello che sono, ridendoci anche un po' su, finchè non deciderai di riparale in qualche mdo o ti ingegnerai in altra maniera. E quelle cose solo tu puoi conservarle ed anche se c'è una portiera rotta, uno specchietto che manca e solo uno stop, sai che dentro, la musica che si ascolta è di tutto rispetto!

giovedì 22 gennaio 2009

Segnalazione


Nell'era della proliferazione delle cazzate che creano una dipendenza sicura (e Facebook ne detiene il primato), ne ho trovata una che tuttosommato ha uno sfondo culturale.
Vi segnalo quindi questo sito www.anobii.com dove ognuno può creare la propria pagina -libreria virtuale, inserendo i libri che sta leggendo, quelli che ha letto o quelli che sono ancora sul comodino in attesa di lettura. Inoltre è possibile inserire i propri commenti, scambiarsi opinioni o partecipare a gruppi tematici. Nota carina: in facebook ognuno ha la propria personale pagina che può decidere di condividere con tutti o solo con i propri amici, su anobii ognuno può vedere l'altro, ma soprattutto esistono due categorie di conoscenze, gli amici e i vicini. Gli amici sono quelli che effettivamente sono amici tuoi, i vicini sono quelli che non conosci ma con cui hai affinità di letture.
Io mi sono iscritta (laurin81 se mi volete come amica o vicina o per evitarmi! fate vobis!) e devo dire che è bello vedere "in vetrina" la quantità di libri che si leggono in una vita. Non ne ho ancora inseriti molti ma provvederò un po' per volta!
Certo è che il piacere di andare in libreria, toccare con mano e scegliere "dal vivo" il prossimo libro è tutt'altra cosa!

mercoledì 21 gennaio 2009

Family - Parte 1

Ieri pomeriggio sono andata a trovare il nonno, suppongo che chi sta leggendo questo blog sappia chi è, ma per gli altri, darò giusto un paio di coordinate per inquadrarlo.
Il nonno Dario, papà del mio papà, ha ben 86 anni ma è in stra-forma. E' nato a Terni, ha fatto la seconda guerra mondiale prigioniero in Germania, é venuto ad abitare a Genova e ha "scalato" l'Italsider, passando da operaio a capo turno a capo reparto ed infine quadro, è stato a Bangkok, in Giappone ed ha rifiutato le Hawaii perchè desideroso di tornare in Italia per un buon piatto di pasta!
Beh tutto questo l'ha fatto prima che io nascessi e l'ho ovviamento scoperto nel corso di questi anni...Da quando lo conosco io è sempre stato il nonno e punto e basta. Da piccola mi insegnava che in una frase con due verbi, quando il primo è all'imperfetto indicativo poi bisogna usare il congiuntivo...avrò avuto sette anni!! Poi il nonno e la nonna ogni estate portavano me e mio fratello in campeggio a Montoggio: 3 mesi di campeggio con la nonna superassilante, ansiosa e protettiva e il nonno che si faceva ampiamente i cazzi suoi...Quando è morta nonna, io sono andata in campeggio ancora per un'estate e il nonno mi lasciava da sola per il week end (passaggio dal supercontrollo al "fai quello che vuoi ma comportati bene"). Tutto questo per dire che mi lasciava da sola perchè se ne andava a ballare a Genova. Ah il nonno è anche un gran ballerino, ama giocare a bocce (anzi Petanque) e fino a qualche anno fa andava a caccia (cosa da me mai sopportata, perchè a parte quei poveri uccellini che uccideva, odiavo l'odore dei fringuelli cucinati.Bleah. Odore di carogna morta).
Da qualche anno non è più in formissima ma c'è da dire che ha anche avuto un paio ictus (mentre ballava!!) e un infarto l'anno scorso, da cui però si è ripreso molto prima di me...io ero lì con lui e pensavo di avercelo io l'infarto!!
Quando sono arrivati i paramedici lui era lucido e gli ha detto: ho un infarto.
E loro: aspetti lasci dire a noi.
E lui: le dico che ho un infarto!
E loro, dopo avergli fatto l'elettroencefalogramma: ha ragione! bravo!
E il nonno: eh lo so!
A parte questo ora il nonno sta bene, è indipendente, cammina , va in macchina, va in moto e l'ultimo suo acquisto è stato il telepass! Motivo: Così quando vado a Montoggio ci vado in moto e, visto che non ho più un buon equilibrio, non mi fermo al casello a cercare gli spiccioli ma vado dritto! E che gli si può dire??
Poi c'è la casa del nonno. Da lì ci sono passati un po' tutti i miei amici. Infatti quando ho smesso di andare in campeggio d'estate, avevo libero accesso a casa sua!! E via con cene e feste...ma alcune volte anche per studiare perchè, se c'è una cosa che non manca in quella casa, sono proprio i libri! Sono veramente ovunque, pile e pile di libri di ogni genere:letteratura, filosofia, storia, politica, geografia, oltre a tutti i suoi manuali su cui studiava fisica, chimica e siderurgia.
Ma questo post volevo scriverlo per un' altra ragione: al momento il nonno si annoia un po', ed allora ha deciso di andare a Terni per San Valentino, che poi non è solo una odiosa festività, ma soprattutto il nome del paesino in cui il nonno Dario è nato. Il 14 febbraio, a San Valentino c'è una grande festa patronale e il nonno vorrebbe andare a fare una gitarella, partendo con il suo camper. Mi sono dimenticata di dire che ha anche il camper! Anzi sta meditando di acquistarne uno nuovo!
Ed allora io e mio fratello abbiamo deciso di andare con lui, perchè l'intraprendenza di prendere e partire ce l'ha più lui che mio fratello che ha 22 anni. Insomma ci "aggreghiamo" al viaggio del nonno e a lui va bene, anche se la sua indipendenza gli piace. Speriamo solo di convincerlo che, avendo due baldi nipoti, può anche permettersi di non stancarsi e far guidare noi due!!

martedì 20 gennaio 2009

Considerazioni 2009




Quante volte ci siamo detti che ci piacerebbe iniziare a fare una tal cosa (magari anche un po' strana) e poi la pigrizia, l'inerzia o chissà cosa ci ha allontanati dal raggiungerei nostri obiettivi, per quanto assurdi essi fossero?

Beh io sono maestra in quest'arte!

Il 2007 (ma anche gli anni prima) è stato l'anno dei mille progetti in testa... nell'ordine essi sono stati:


-imparare a suonare il violino: ho comprato lo strumento, me lo sono ben rimirato, l'ho imbracciato come se dovessi possedere un talento innato, archetto im mano, due piccoli movimenti e subito rotta una corda...il violino giace da allora in cima al mio armadio. Ma prima o poi comprerò la corda mancante (chissà qual è'), la sostituirò con quella rotta e andrò a prendere lezioni!! (neanche quel credulone di Pinocchio mi crederebbe!)


- imparare il macedone: sull'entusiasmo di avere un nuovo amico e collega macedone e sulla scia del viaggio in Bosnia, avevo deciso che non si poteva proprio vivere senza conoscere quella lingua!! ma soprattutto non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di avere lezioni da un madrelingua macedone che vedevo tutti i giorni... e quando mi sarebbe più ricapitata l'occasione ??

Ho quindi eletto il povero Filip a mio insegnante! Lui è stato veramente carino, mi ha anche comprato un abbecedario macedone (arriva proprio da Skopije eh?) vetero comunista con i disegnini e i giochini per i bambini...abbiamo iniziato le lezioni, ma, essendo noi all'epoca in un ufficio in cui ogni momento c'era qualcosa da fare, e, dopo aver ripetuto per 3 volte la stessa prima lezione, ho abbandonato il corso!!


- tiro con l'arco: ecco questo è stato un mio pallino per tanti anni, per la precisione da quando nell'estate del 2002 in Norvegia ho scoperto che ero proprio bravina in questo sport!!

Poi mi è capitato qualche anno più tardi di vedere un film molto carino ("The weather man" con Nicholas Cage) dove il protagonista ad un certo punto trova, con il tiro con l'arco, la via verso il proprio equilibrio. Da allora ho pensato che questo sport potesse non solo piacermi (già ero brava no? :-)) ma anche rilassarmi e farmi trovare la dimensione zen...Lo scorso Natale ho così obbligato mio fratello a regalarmi arco e frecce!! Poi però d'inverno fa freddo ed andare a Righi non ce n'ho voglia, e d'estate fa caldo e stare sotto il sole che palle...insomma arco ancora intonso vendesi!!


Poi c'è stato il 2008, da dimenticare, anno non pervenuto se non per un breve momento in cui pensavo che forse il parkour (sport urbano nato in Francia in cui si corre, si saltano ostacoli e barriere urbane. Molto bello da vedere) poteva piacermi, ma subito scartato.


Ecco ed ora siamo nel 2009: il mio proposito è quello di portare a termine almeno una cosa!! Magari ne trovo una che unisca utile al dilettevole, magari trovo quella giusta che mi fa innamorare e non ne potrò più fare a meno...magari mi concentro sul blog che intanto è una cosa e proviamo ad essere costanti.

venerdì 16 gennaio 2009

Anything else


Sempre per rimanere in ambito cinematografico, la scorsa settimana ho visto un film molto carino: "Anything else" di Woody Allen.
La storia è quella di un giovane scrittore che ha paura della solitudine e di ferire i sentimenti degli altri...E' per questo che si ostina a portare avanti situazioni deleterie: un'incapacità a decidersi a "chiudere" quelle relazioni che non funzionano più ( lavoro, fidanzata, psicoterapeuta!) fintanto che non incontra Dobel ( interpretato da Allen stesso), con cui fa lunghe passeggiate in uno splendido Central Park e che gli insegna l'abc della sopravvivenza in questo mondo. L'indipendenza innanzitutto e il pensare di poter contare sulle proprie forze , seppur sfociando in deliri paranoici ed estremisti da kit di sopravvivenza per imminenti attacchi antigiudaici!
Il protagonista (non mi ricordo il nome dell'attore ma è lo stesso di American Pie: chi l'avrebbe mai detto eh?), prendendo spunto da questo strana e pazza amicizia ("Come un orologio guasto che almeno due volte al giorno segna l'ora esatta!"), troverà il coraggio di decidere per la propria vita ed il proprio bene. In una parola: CAMBIAMENTI!
Non vado oltre...ho già raccontato troppo e forse tolto la giusta suspence per vedere un film...ma d'altronde non sono una critica cinematografica e morivo dalla voglia di raccontare questa storia...
Il film è molto carino, non uno dei migliori di Woody Allen, ma per qualche ragione mi ha toccata da vicino...Mi è stato detto che sono tale e quale (caratterialmente) alla protagonista femminile (interpretata da Cristina Ricci). Non è un bel complimento e se vedrete il film lo capirete...forse qualcosina..ma per tante altre cose mi sento anche un po' come il giovane scrittore. Insomma solo più egoista. Ma stessa incapacità di decidere e biologicamente inadatta a chiudere.
Ecco l'ho detto! Se c'è una cosa che non sopporto è che le cose finiscano! Che finiscano le storie d'amore, le amicizie, il liceo, l'adolescenza...e anche i film, quelli belli.
E i cambiamenti sono ben questo: la fine di un'esperienza e l'inizio di una nuova.
C'era una canzone dei Casinò Royale che mi piaceva molto e diceva "Ogni stop è solo un altro start".
Consiglio a me stessa: pensarci su.

giovedì 15 gennaio 2009

the big kahuna


Vorrei iniziare questo blog con il monologo del film "The Big Kahuna"...visto per caso, per associazione di idee, per cose lette qua e là, ieri sera nel mio piccolo mondo fatto di dondolo, piumone e gatti arruffati. Semra una piéce teatrale, anzi forse la sceneggiatura è proprio tratta dal teatro. Girato in due stanze e con tre attori, ma non serve veramente altro. Lascia una strana sensazione... Comunque l'idea era quella di non dilungarmi in trame o racconti ma copincollare il testo..eccolo:
"Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto.E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di frontee che aspetto magnifico avevi!Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiutaquanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente,di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l’invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.Se ci riesci veramente, dimmi come si fa…
Conserva tutte le vecchie lettere d’amore,butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.Forse avrai figli o forse no.Forse divorzierai a quarant’anni.Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo,usalo in tutti i modi che puoi,senza paura e senza temere quel che pensa la gente.E’ il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.Non leggere le riviste di bellezza:ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.Tratta bene i tuoi fratelli,sono il miglior legame con il passatoe quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca.Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli:se no, quando avrai quarant’anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli,ma sii paziente con chi li dispensa.I consigli sono una forma di nostalgia.Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,ripulirlo, passare la vernice sulle parti più bruttee riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio… per questa volta."