lunedì 19 ottobre 2009

d-Ecolab n°1 - Progetto Antiqua



Eccomi di nuovo qui a raccontarvi delle mie riconversioni. Questa volta tocca all'armadietto che vedete nell'immagine qui sopra... Bruttino a dire il vero. Penso fosse uno di quei mobilettini da bagno (lo suppongo perchè dentro era anche tutto sporco di dentifricio incrostato...che schifo). Insomma così come era non andava affatto bene. Nell'immagine non si vede ma l'anta di chiusura era anche rivestita di un linoleum orribile finto pelle bianco. Brrr.

Ecco quello che sta diventando: un mobiletto porta cd con lampada annessa.

Abbiamo tolto la porticina, sradicato il linoleum e tenuto solo il contenitore vuoto (senza divisioni interne). Dopo aver preso un pò di misure, abbiamo visto che erano perfette per dividerlo in tre parti (verticali rispetto alla foto che vedete) di cui le più esterne diventeranno porta cd e quella interna verrà coperta da un vetro opaco color ghiaccio con dentro tantissime lucine led che accese illumineranno tutto. anche i cd. Eh si perchè i ripiani che faremo, non saranno di legno, bensì di plexiglas, di modo che la luce possa filtrare...l'unica cosa che ci manca è l'abc dell'elettricista. Per quanto mi riguarda, l' aver già pensato che ci serviranno due buchi sul legno, uno per far uscire il filo che andarà attaccato alla corrente e uno per l'interruttore, è stata una grossa soddisfazione...Ah le donne.

Però fino ad ora ho imparato ad usare benissimo:

- Carteggiatrice (ben due tipi diversi)

- Stucco (fatto da me a secondo della densità che mi serve)

- Compressore ( con annesso montaggio e smontaggio aerografo in meno di 30 secondi!)

Nuovi aggiornamenti a brevissimo.

venerdì 9 ottobre 2009

Critical garden


Ormai sto diventando ecologica...Dall'apertura del laboratorio in poi sto seriamente pensando al verde, alla sostenibilità, al vivere in un modo sano e cose così.
Il mio dramma è che adoro vivere in città e quindi sto cercando un modo di coniugare i benefici della campagna con la vita urbana.
Un modo c'è. Anzi ce ne sono anche più di uno.
E li sto scoprendo poco a poco ma con grandissimo entusiasmo e curiosità
Il motore di tutto sono state le mie intolleranze alimentare, anzi ad essere sincera i brufoli. Eh si ormai ho passato da un certo tempo l'età dell'adolescenza e questi maledetti continuano a riproporsi! arghhh!!
Sono causati in parte dalle schiefezze che mangio, ma anche da conservanti, coloranti, agenti lievitanti (tutte cose che finiscono in -anti...l'avevate mai notate?!?!?...insomma meglio se finissero in -pro!).
Essendo che questa mondo del biologico non so se me ne fido molto...e poi è costosissimo, ho pensato che forse se uno si coltivasse le proprie cose sarebbe anche meglio...
si però come fare?
Allora mi sono messa in azione ed ho scoperto queste due cose:
1) Associazione "Terra!" che ha anche una sede genovese e che fa azioni verdi sul territorio. Il progetto si chiama Orti di paglia e si basa sulla costruzione in zone urbane abbandonate di orti che forniscono prodotti per l'autosostentamento. Organizzano anche vari corsi e laboratori e , se non costeranno uno sproposito, potrei anche provare.
2) Guerrilla Gardening (clicca qui), si tratta di giardinaggio, cioè di azioni (anche un pò al limite della legalità) per trapiantare fiori e quant'altro nelle aiuole, parchi, ecc che il Comune si dimentica di curare.
Andatevi a vedere i siti che sono carini ed interessanti. Appena avrò nuove le comunicherò.
P.S. E non mi dite che è l'ennesima stronzata new age, piuttosto unitevi!!

mercoledì 7 ottobre 2009

Eco-art contest


Vi segnalo Eco-art project, concorso sulla sostenibilità ambientale, il riciclo, l'inquinamento ,a cui ho partecipato con questa foto:



Il parallelo che “Pending spaces…” vorrebbe evidenziare riguarda il tema della sospensione degli spazi e della mancanza di una riciclo. Il riciclo è qui inteso non solo come riciclaggio dei rifiuti quotidiani ma soprattutto come riciclo di tutto quello che l‘uomo produce, costruzioni guerre ed industrie comprese. L’archeologia industriale in questo caso userebbe il termine “riconversione”. Lo scopo di tale progetto è dimostrare come tutto possa essere riconvertito in qualcos’altro e come ogni cosa (anche la più impensata) contenga dentro di sé un seme che non deve essere sprecato.

martedì 6 ottobre 2009

Fuori c'è un tempaccio orribile, cielo grigio ed aria freddina. In casa bisogna tenere la luce accesa ed è mattina...Poi l'umore non è dei migliori. Stessi toni di grigio. Voglia di non dover sempre sbattersi per aggiustare le cose. Voglia di andarsene e ricominciare da capo che forse è più semplice e basta.