giovedì 5 febbraio 2009



Torno ora da un cinemino con la mia amica Lava. "Revolutionary road" con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet di nuovo insieme dopo i tempi di "Titanic". Ma non è questo l'importante...e non sto nemmeno a raccontare bene la trama chè altrimenti vi rovinerei la visione.

La cosa che volevo dire è che mi ha fatto riflettere. Capita ogni tanto di vedere quei film dove i due protagonisti sono simboli di due modi opposti di vedere la vita e non è che uno sia giusto e l'altro sbagliato, ma semplicemente diversi e anche inconciliabili. Gli spettatori prenderanno le parti dell'uno o dell'altro a seconda del loro personale modo di vedere la vita...insomma questo è uno di quei film che se lo vai a vedere con la persona sbagliata non la smetti più di discuterci. Per fortuna ero con la cara Lava!

Ma mettendo da parte anche questo piccolo inciso, la vera cosa che vorrei raccontare riguarda il bisogno di libertà e di vivere una vita vera che mi sento addosso da sempre. Alcune volte ho anche provato a sopirlo con ambizioni più quotate del tipo casa, lavoro, famiglia e compagnia bella...ma se ci penso ora mi viene l'angoscia...non perchè non ne abbia l'età, anzi il contrario, ma incasellarsi in un meccanismo non voglio sia la fonte delle mie certezze. E ne avrei bisogno davvero di certezze!! Alla fine è tutta una questione di "felicità", per ognuno è una cosa diversa...per me è come un limone che splende anche in una giornata di nebbia...ma questa sera mi è anche venuta in mente un'altra considerazione: e se la maggior parte delle persone pensasse di essere felice ma fosse tutta un'illusione? Se passassimo il tempo a raccontarcela che vogliamo una casa tutta nostra, due figli (uno maschio ed una femmina, non sia mai il contrario!), le vacanze ad agosto, i cinema con gli amici, il libro sul comodino, il gatto che fa le fusa e via dicendo...?

Mi viene in mente il finale di Trainspotting, ma poi Nico mi dice che è da liceali anche questo...

1 commento:

  1. La felicità è qualcosa di indefinibile: io mi accontento di arrivare a casa e di trovare mia madre, mio padre e mio fratello. Ma è solo il mio punto di vista. Credo che il 90% dell'umanità basi la propria felicità sulla vanità...
    Ciao Pede

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