mercoledì 18 febbraio 2009

Anestesie

In questi ultimi giorni ho tralasciato un po' il blog, non perchè non avessi nulla da scrivere, anzi!, ma perchè, come si evince dal titolo del blog stesso, ho bisogno che le emozioni si sedimentino per poterne parlare...
Sono un po' come uno che ride ad una barzelletta con due giorni di ritardo! Non è gratificante, ma così sono e così mi tengo.
Nell'ordine le novità sono queste:
1) Ho iniziato yoga in una piccola palestra che sembra di essere a Berlino est, ma invece sei al Calasanzio. Insomma clero. Nonchè posto in cui ho fatto le scuole medie. Clero, cazzo! E er me che compro il "Manifesto" sembra un po' un ossimoro. Ma c'è una spiegazione, anzi più di una.
E' sotto casa, fatto che viene incontro alla mia pigrizia cronica.
Costa molto poco.
Non è la Virgin, che ci sono andata una volta e tra le cinquantenni che si allenanano senza slip, inni al sudore, guerre batteriologiche alla cellulite e cori motivazionali per sconfiggere la paura di invecchiare,ho girato i tacchi e me ne sono andata a mangiarmi un bel gelato alla facciazza loro. Eh sì perchè ancora un po' mi convincevano che il giusto modo di vivere fosse quello!
Io con la mia carnagionebiancoinverno, senza trucco e la tuta, in mezzo ad una mandria di muscoli abbronzati in completini sexy!! Ma da quando in palestra se ti metti la tuta sei uno sfigato? questa me la sono persa....
Quindi Calasanzio e yoga.
2)Questa è una cosa più seria. E la dico così com' èsenza girarci intorno. Mio zio sta morendo, e lo si sapeva che sarebbe successo, ma non così presto e non così.
Ancora non provo molto, non riesco nemmeno a piangere, sono solo in fase di pensiero. Ok che si deve morire, però soffrire agonizzanti nell'attesa no! Perchè devono farci ridurre a larve umane attaccate a milioni di tubi, perdendo ogni dignità, trasformandoci in ricordo di noi stessi? Se si sa che non c'è nulla da fare perchè non far scegliere il paziente quando è ancora in grado di intendere e volere? Mi chiedo perchè per gli animali sì e per gli umani no. Perchè se il nostro cane che è malato e sta soffrendo può essere fatto morire ed un umano no. Sono entrambi esseri viventi e a dirla tutta un animale non dichiara la sua volontà di non vivere più, anzi gli animali accettano dolore e morte e non contemplano l'interruzione volontaria della propria esistenza. L'uomo si. E per vivere in pace e morire allo stesso modo deve o sperare che gli capiti qualcosa di istantaneo, oppure emigrare dall'Italia. Però ovvio che questo è un pensiero di una ragazza che vorrebbe sperare e credere in qualcosa ma non ce la fa proprio e che ha sempre sostenuto che il primo diritto di ogni uomo sia quello di essere felice, anche se per brevi tratti.

4 commenti:

  1. Io non metterei sullo stesso piano omini e cani (soltanto per il fatto che viviamo nella societa' dei uomini e non quella dei cani).
    Poi sul testamento biologico se vuoi possiamo parlarne delle ore ( non mi sono ancora dato una risposta, personalmente).

    RispondiElimina
  2. Boh...io non sono cosi sicuro che siamo proprio uomini...cioè, non tutto quello che appare è reale...ovvero, io mi riconosco umano, ma non per questo vuol dire che lo sia veramente, magari in realtà sono un cane che si immagina uomo!
    Fra

    RispondiElimina
  3. @ Nick: hai ragione che uomini ed animali non appartengono alla stessa società...però la vita di un uomo, come quella di un cane, sempre vita è. E non confondermi con i vegetaliani vegani che pensano che anche il filo d'erba non possa essere sradicato!

    @Fra: quanto sei filosofico!! ma sai che nn mi ricordo a chi ti riferisci? Platone? mito della caverna?

    RispondiElimina
  4. beh se partiamo dalla base vita umana = vita di un cane, allora vale tutto.

    RispondiElimina